SANZA

L’abitato di Sanza, il cui vasto territorio è parte notevole della Comunità Montana ‘Vallo di Diano’ e del Parco del Cilento e del Vallo di Diano per le sue ricchezze florofaunistiche e storicoambientali, rappresenta la porta d’ingresso del Cilento meridionale per chi vi giunga attraverso la S.S. 517 dopo aver lasciato l’Autostrada del Sole (A3) all’uscita di Padula-Buonabitacolo.

Edilizia civile (tra vicoli, portali e cortili di case palaziate)

Arroccato sul colle da epoca non precisata il paese fu difeso per secoli da un sistema di mura e forse da un fortilizio, molto probabilmente sorto sul sito dell’attuale palazzo baronale.Se delle quattro porte (Portella, detta anche di San Giuliano, San Nicola, Pungente e Girone) si conosce l’ubicazione e rimane persino qualche elemento residuo, delle antiche mura non v’e’ piu’ traccia. Quasi del tutto inalterata risulta l’urbanistica medievale, caratterizzata dallo sviluppo spontaneo di una fitta rete di viuzze confluenti in poche piazze, la principale delle quali e’ l’antica piazza di Santa Maria Maggiore, oggi del Plebiscito. Tre furono i periodi di maggiore espansione per l’edilizia civile dell’abitato: il tardo Cinquecento, la prima meta’ del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento. Sono queste le fasi in cui si datano i portali delle molte ”case palaziate”. Il centro storico di Sanza ne conserva un numero davvero eccezionale, a testimonianza dell’agiatezza economica di alcune famiglie, quasi sempre ricche proprietarie terriere.

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